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Chic Rock come provocazione: i Les Votives

Un voto alla musica dal giorno uno. I Les Votives sono l’esempio di come in tre si possa fare casino a tal punto da sembrare un muro di casse. Un rumore tanto forte quanto delicato ed elegante nell’outfit. Con Angelo Randazzo a tenere il tempo, Riccardo Lardinelli tra chitarra e voce, e Tommaso Venturi al basso, abbiamo l’esempio di un progetto pronto per essere lanciato nel panorama internazionale. Dopo il debutto discografico con l’EP Window insieme a Warner Music Italy, è solo questione di tempo. Chic Rock come provocazione: i Les Votives.

Les Votives: da dx Tommaso Venturi, Riccardo Lardinelli, Angelo Maria Randazzo

Con la cover di Sign of the Times dei  Harry Styles già al secondo live di XFactor 2024 ce lo si poteva aspettare. I Les Votives non sono una band adatta al Pop italiano da hit estiva in discoteca. Come molti artisti internazionali, hanno solo sfruttato la visibilità dei palchi televisivi per farsi conoscere dal grande pubblico, il progetto però guarda ben oltre lo stivale. Con l’inedito Monster seguito dall’EP Window, uscito ad aprile 2025, il gruppo ha messo un piede fuori dal confine partendo dalla strada. E’ infatti tra le piazze delle città e un amplificatore alla mano che il gruppo, con base a Milano, ha deciso di iniziare la propria carriera. Quale miglior voto, se non quello dei passanti? I paragoni sono subito volati alti tra i commenti online: The Verve, Artic Monkeys, The Strokes, Interpol, U2, Red Hot Chili Peppers, David Bowie, Oasis. Non tanto per il sound, quanto più per la presenza scenica, nonostante la loro giovane età.

Una voce quella del frontman che, mischiata agli occhi, buca le copertine, i video e gli ascolti. Il titolo Window rappresenta infatti una finestra aperta su quella fetta di umanità che non viene vista. La copertina – realizzata dal fotografo Francis Delacroix – è in linea con il gusto estetico dei tre membri che, pur provenendo da background diversi hanno coniato il termine Chic Rock, in provocazione al Glam Rock già esistente e inflazionato. Nell’immagine dell’EP compare una bambina assorta, una chitarra rosso fuoco e un dalmata che attraversa la scena. Nessun selfie, solo simboli.

Les Votives: da dx Tommaso Venturi, Riccardo Lardinelli, Angelo Maria Randazzo

Ogni brano racconta una storia diversa, una sorta di Tale of Tales alla Garrone in chiave musicale. Tra influenze che spaziano dal Classic Rock all’ElectroPop, dall’Indie Rock all’Alternative Music e al Grunge, si sono lanciati mixando epoche e stili in maniera apparentemente semplice, per arrivare a tutte le persone. Trasformare lo scontro in bellezza era l’obiettivo e ci sono riusciti in soli due anni, seppur da fuori la sintonia della band possa apparire quella di un gruppo che si è formato in una vita precedente.

Video ufficiale di I Don’t Care, brano dall’EP Window dei Les Votives, Aprile 2025

La vera forza dei Les Votives è l’unione. Non l’ego, nè la competizione. Il desiderio di traslare l’inquietudine in altro, travestendosi in maniera bohémien come forma di provocazione ai poser, è il fulcro di un lavoro che al centro vuole portare la qualità della musica e le persone. Ce lo raccontano prima dell’ I-Days Festival di Milano (che speriamo li veda in line-up l’anno prossimo), dopo aver suonato all’Hiroshima Mon Amour di Torino e al Locomotive Club di Bologna lo scorso aprile.

Per chi non conosce la vostra musica, l’associazione al talent di X-Factor è immediata. Che impatto ha avuto nel vostro progetto?

Abbiamo deciso di partecipare al talent dopo esserci confrontati con altri musicisti e amici che avevano fatto la stessa scelta per aprire più porte alla loro carriera artistica. Non ci sono pentimenti, è stata un’opportunità. Ora noi lavoriamo al vero progetto, quello con Warner. X-Factor è stato un capitolo interessante, abbiamo mantenuto tanti contatti.

Come avete lavorato ai pezzi di Window? Chi scrive i testi?

Nel nostro gruppo non c’è verticalità. Lavoriamo davvero in sinergia. Scriviamo tutto insieme: musica e testi. Ci interessa parlare di come è fatto l’uomo, dei suoi veleni. Il nostro incontro si è creato in modo naturale, entriamo in studio e ascoltiamo musica, ci confrontiamo e sperimentiamo costantemente. Non abbiamo forzato nulla, non ci interessa fare finta.

Anche questo interesse per la moda vi accomuna? O fa parte solo del pacchetto Chic Rock?

Molti fanno questa associazione tra il genere, che abbiamo inventato noi (ride), e il vestiario. Fa parte dello stesso contenitore. Chic Rock è un modo diverso di chiamare qualcosa che esisteva già, per provocazione. Abbiamo influenze musicali diverse, veniamo da storie diverse, ma il gusto nelle scelte stilistiche e l’affinità tra di noi si sono creati immediatamente. La moda è un mezzo, ci piace vestirci così, senza obblighi o imposizioni. Se fosse troppo studiato, non sarebbe reale e non ci interesserebbe. A noi interessa la bellezza, non quella imposta dalla società, ma quella di un diamante grezzo.

Les Votive, foto dal video ufficiale di Feel Allrigh, brano dell’EP Window, Aprile 2025

Per quanto riguarda i video dei brani e le immagini di copertina?

Tommaso, il nostro bassista, dipinge. Quasi tutto parte da un suo disegno. Ispirandoci a quello partiamo, si creano idee e ispirazioni e così nascono molti dei lavori per quanto riguarda le copertine.

Prossimo tour? Avete date in cantiere?

A breve usciranno le date, suoneremo in tutta Italia. In cantiere abbiamo anche altre cose non posso dirle adesso, ma non vediamo l’ora di portare live i pezzi. Alla fine è la parte più divertente e energica di questo lavoro. Portiamo con noi tanti amici che ci seguono, anche nel backstage, come una famiglia. Ci caricano prima di salire, poi una volta sul palco, finalmente si va in scena pieni di voglia di fare.

Siete partiti come buskers, artisti di strada. Qual’è l’obiettivo adesso?

All’inizio io non cantavo neanche – parla Riccardo – è nata dopo l’idea di usare anche la voce, oltre alla chitarra. I primi singoli li abbiamo autoprodotti e volevamo già un pubblico più internazionale. Ci interessavano meno i locali, volevamo la strada, piazza Duomo, le vie della città e qualsiasi tipo di persona ad ascoltare. A noi interessa l’idea che anche se da fuori possiamo apparire un po’ pettinati, quello che conta è il contenuto. Non è solo immagine, i poser li abbiamo sempre odiati. Ci interessa suonare bene oltre l’apparenza, proprio come contrasto. Siamo affascinati dalla bellezza in forme diverse.

Video ufficiale di Feel Allright, dall’EP Window dei Les Votives, Aprile 2025

Chick Rock come provocazione: i Les Votives

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