Mentre a Reykjavik ci sono 13 gradi i Kaleo si esibiscono in una rovente Bologna infiammando il Sequoie Music Park
Si, abbiamo fatto troppi riferimenti ambientali, ma dopotutto anche lo stemma della band che unisce una montagna e un iceberg sommerso lo fa. In mezzo, la band che è stata, citando aggettivi molto vestusti, rinfrancante.
Gli impagabili Kaleo hanno regalato al pubblico accaldato un’ora abbondante di musica che ha serpeggiato tra le più famose ballad e tocchi funk, a tratti afro, altre volte esplicitamente country blues. Insomma, esattamente quello che ci potevamo aspettare dai Kaleo, tra i fischietti sensuali di Jökull Júlíusson (si, abbiamo fatto copia incolla perchè il nome è davvero complesso), l’incursione di piccoli strumenti a corda o a fiato, percussioni, cambi di chitarra vorticosi.
I componenti dei Kaleo hanno retto maestosamente la condizione climatica, concentrati all’ennesima potenza sull’esecuzione perfetta dei loro brani, spezzati solo da qualche frase smozzicata in italiano. Una tenerezza, ma visto che sono anche così belli da vedere oltre che bravi in maniera eccezionale non possiamo proprio recriminargli nulla. Il live dei Kaleo è uno spettacolo completo, con picchi di estetica non solo del suono che ammutolisce lo spettatore.
Indecisi tra il seguire in mistica venerazione la band islandese e farci trascinare dai ritmi veramente coinvolgenti abbiamo seuito il flusso di un pubblico responsivo, che si è adattato a momenti soft come a brani più incalzanti. Abbiamo visto padri con micro bebè abbracciati sul prato a godersi lo spettacolo da lontano, altissimi fan pronti a scapicollarsi per salire in area vip per ascoltare BackBone. Dovessimo trvare un cavillo per questa serata sarebbe necessario concentarsi davvero, e visto che non vogliamo, ci godiamo il ricordo di questo live con la photogallery di Erica, mentre pregustiamo i prossimi appuntamenti di Sequoie Music Park.