L’Europa, l’America e Londra, sono perdute. Cosa faremo per svegliarci? Questi sono solo alcuni dei versi di Europe Is Lost che non è mai stato un pezzo così attuale, nonostante Kae lo abbia buttato online nel 2015 quando ancora si chiamava Kate. Nel 2014 la Poetry Book Society ha inserito il suo nominativo nella lista Next Generation Poet, che ogni dieci anni individua le venti voci poetiche più promettenti del panorama britannico. Classe 1985, nato con il Rap, brillando nei Potrey Slam, riconosciuto come autore di spicco anche di opere Teatrali, Raccolte Poetiche, Romanzi, non – fiction e semplicemente attivo in quanto essere umano. Finalmente una personalità con il coraggio di esporsi forte, trasformando la caduta in volo, come in una danza.
‘Ho realizzato che mentre scrivevo o mi esibivo, avevo la sensazione che una tempesta stesse per esplodere, come se stesse accadendo qualcosa di davvero primitivo e potente’

Abituati agli Asslati Frontali, agli Onda Rossa Posse, e ai Sangue Misto in Italia a cavallo tra gli anni ’80 e primi ’90, gli amanti del verbo e delle barre sapevano bene che dichiararsi antifascisti e partecipare al movimento musicale e culturale di un’epoca, ha senso solo se Batti il tuo tempo. Negli stessi anni della Golden Age del Rap e dell’Hip Hop dei centri sociali, nasceva a Westminster, quartiere sud est di Londra: Kate Esther Calvert. Cosa mancava, però, in quell’annata, ai Public Enemy, agli A tribe Called Quest o ai Cypress Hill? Quale sarebbe stato l’ingrediente perfetto per passare dai Breakers per le vie del bronx di New York a Breaks di Kae Tempest? Questa è la domanda giusta da farsi per comprendere la linea non più dritta ma curve, che accompagna il nuovo secolo della spoken word.
Ci stiamo avvicinando a un modo diverso di chiudere le rime, verso un mondo che apre le porte, mentre arriva la tempesta e gli argini dei fiumi che straripano, si sfasciano. Il corpo umano è sempre stato veicolo di lotta, una Salt Coast dove avvengono scenari, dove tutto può cambiare, in continua transizione. Let Them Eat Chaos è stato l’album che ha segnato la fama di Kae Tempest, entrando anche nelle case di chi solitamente ascolta il Rhythm and Poetry, senza sapere il significato di Transgender, Non binary, Cis, Normato. Termini che abbracciano tematiche di cui Kae, tra beat a volte grezzi e puri, altre volte elaborati e minimali, si fa portavoce senza chiedere permesso.

Kae Tempest nasce con Everybody Down portato negli Open Mic dei pub, dei circoli e dei palchi, a volte sconosciuti, altre storicamente frequentati dalle crew durante le battle o dagli esordienti con forte necessità di esprimersi di fronte a un pubblico, fuori dalla stanza. L’album è presto diventato un vero e proprio live show, che ha immediatamente portato i sold out a pochi minuti dalla pubblicazione delle date. Nel 2020 Tempest ha annunciato pubblicamente che da quel momento in poi i pronomi she/her riferiti a se stesso, sarebbero diventati they/them e che il nuovo nome si sarebbe pronunciato come la lettera K. Kae come ghiandaia associata alla comunicazione, alla curiosità, all’adattamento a nuove situazioni e al coraggio; o Kae come taccola, l’uccello che simboleggia la morte e la rinascita e che Ovidio diceva portare la pioggia.
[…] As the breaking storm outside brings this moment into action
The sky cracks into a wild mouthed grin
And unleashes all the water that it’s carried […]

Kae Tempest ci parla dell’importanza di rimanere integri/e, della bellezza della noia quando si raggiunge uno stato di serenità meno affascinante della rabbia e della disperazione. Lo fa anche all’interno del documentario Being Kae Tempest, coprodotto dalla Open University e che scava in profondità nel processo creativo, offrendo una visione rara e intima della vita del poeta. Anche dalla sua pubblicazione discografica si evince un chiaro passaggio, dal quarto album The Book Of Traps And Lessons uscito nel 2019 all’ultimo The Line is a Curve del 2022. Lo stesso Kae ammette che esiste una relazione molto chiara tra i due, uno è rivolto verso l’interno, in cui si domanda come fermare i comportamenti dannosi per evitare di cadere nelle Traps, mentre l’altro è un messaggio in cui chiede di alzare la soglia di tolleranza agli altri, all’esterno.
Gli artisti/e come Tempest, non sono qualcosa da lasciarsi sfuggire, proprio perchè ci permettono di sperimentare sulla superficie della pelle, ancora una volta, un passaggio importante. Dall’anestesia della società 5.0, in cui nulla è utile se non genera profitto, alla riscoperta del valore che il prodotto artistico ha, come fonte di rianimazione emotiva e connessione on – life. Dalla fotta dei suoi e dei nostri 16 anni a rappare con gli sconosciuti sugli autobus notturni, alle nomination Mercury Prize e Leone d’argento della Biennale di Venezia per il teatro. Il 13 Marzo 2025 è iniziata la vendita su Songkick.com, dei biglietti del suo Tour Europeo che purtroppo (per ora) non vede date in Italia. E’ stato proprio Kae ad annunciare la serie di concerti sul suo account Instagram ufficiale. C’è altro da aggiungere?
KAE TEMPEST: website / instagram