
Quando si parla di album leggendari, Nebraska del 1982 di Bruce Springsteen è spesso citato come uno dei più enigmatici e profondi della musica americana. Ma cosa si nasconde realmente dietro quelle registrazioni scarne e dolenti? A questa domanda risponde brillantemente il libro Deliver Me From Nowhere di Warren Zanes, un’opera che non è solo una biografia musicale, ma un pellegrinaggio nei meandri della creazione artistica.
Deliver Me From Nowhere – Liberami dal nulla – non è solo un titolo poetico, è una supplica. L’autore Warren Zanes lo prende in prestito da una frase contenuta nel testo della canzone State Trooper, una delle più cupe dell’album Nebraska. Questo “nulla” non è un semplice vuoto geografico, ma un deserto interiore, spirituale, esistenziale. E Bruce Springsteen, che in quegli anni era all’apice del successo ma anche sull’orlo di un abisso emotivo, cercava disperatamente una via d’uscita. Il libro mostra come quell’album non fu solo una parentesi minimalista, ma un momento di svolta, un punto di rottura che avrebbe influenzato profondamente l’evoluzione artistica di Springsteen.
Nebraska dunque è molto più di un disco: è un viaggio nei lati oscuri dell’anima, un’ode alla vulnerabilità e un omaggio alla potenza del silenzio. Un libro che, come l’album che racconta, non urla. Ma colpisce. E resta. Ma è proprio quando storie come questa che devono essere raccontate che musica, letteratura, arte e cinema si fondono in un unicum che non può essere sciolto.
Il 24 ottobre 2025 arriverà nei cinema Deliver Me from Nowhere, il biopic su Bruce Springsteen che promette di essere uno degli eventi cinematografici più attesi dell’anno. Il film è diretto da Scott Cooper e vede Jeremy Allen White, noto per la serie The Bear, nei panni del Boss. La pellicola si concentra sul periodo in cui Springsteen compose e registrò il suo album più intimo e spoglio. Oltre a Jeremy Allen White, il cast include Jeremy Strong nel ruolo del manager Jon Landau, Paul Walter Hauser come l’ingegnere del suono Mike Batlan, Odessa Young nei panni di Faye, Stephen Graham nel ruolo del padre di Bruce, Douglas Springsteen, Gaby Hoffmann come la madre Adele, e Marc Maron nel ruolo del produttore Chuck Plotkin. Bruce Springsteen ha partecipato attivamente alla produzione del film, visitando il set in diverse occasioni e offrendo supporto al cast. Ha espresso particolare apprezzamento per l’interpretazione di Stephen Graham nel ruolo di suo padre, definendola sul New York Post “più preziosa di qualsiasi premio”.
Deliver Me from Nowhere si preannuncia come un film che esplora le sfumature dell’anima di Springsteen, offrendo uno sguardo profondo sulla creazione di un album che ha segnato un’epoca, e attendiamo tutti con ansia il biopic su una leggenda del rock.

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