Sabato 10 Febbraio finalissima del Festival di Sanremo 2024. La città è coperta da nuvole cariche di pioggia che bagnano le strade. Le condizioni atmosferiche non sono delle migliori, nell’ aria si avverte la fine della magia emanata dalla kermesse, ci lascia sempre così velocemente.
Un anno di fremiti d’attesa per i 5 giorni più avvincenti della televisione italiana. Angelina Mango con il brano La noia ha vinto il Festival di Sanremo con il 40,3% delle preferenze totali e rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest. Geolier con il brano I p’ me tu p’ te al secondo posto con il 25.2%, Annalisa con Sinceramente con il 17.1% a terzo posto, al quarto Ghali con il 10.5% per il brano Casa mia, al quinto Irama con il brano Tu no al 6.9%. Giurie: televoto, sala stampa, giuria delle radio.
Rosario Fiorello, alias Ciuri, affianca l’amico e collega Amadeus per la conduzione dell’ultima serata del Festival di Sanremo 2024. La loro empatia si evince, vederli sul piccolo schermo a farsi da spalla durante la conduzione è un momento che amiamo, ma vederlo per un’ultima volta è malinconico: questa sarà l’ultima volta, lo giurano. Fiorello dopo il suo arrivo sul palco esclama:
«Se i risultati sono questi il Ballo del qua qua lo rifarei volentieri […] sono felice di aver fatto parte di queste cinque edizioni del festival […] per me sarà una serata molto importante. Cercherò di dare il massimo».
Segue Amadeus:
«Non avrei mai potuto fare un Sanremo così senza Fiore mi piace la sua imprevedibilità, la sua cura dei dettagli e la sua genialità. Il più grande motivo di orgoglio è aver portato i giovani davanti alla tv a vedere Sanremo».
Noi di Revolutionrock.it News, possiamo solo confermare le parole del direttore artistico. Amadeus apre la serata con la classifica di tutti e 30 i brani in gara. Sussulti e fischi, nessuna lezione è servita a calmare gli animi. Il rap, come confermato ieri in conferenza stampa, fa parte dei nuovi generi che insieme ai brani uptempo e punk rock, stravolgeranno la visione tradizionalista del Festival di Sanremo.
È essenziale portare una ventata di giovinezza che sposi perfettamente la kermesse storica della musica italiana. Non solo tradizionalismi musicali, ma generi emergenti che surfano l’onda delle edizioni che verranno.
Si ascoltano le canzoni in gara che per l’ultima volta si esibiranno su quel palco. Tra ringraziamenti degli artisti, messaggi da “ultima serata” e volti commossi, abbiamo visto anche le ultime ospitate. Gigliola Cinquetti canta Non ho l’età, il brano compie sessant’anni. Roberto Bolle sale sul palco dell’Ariston per la terza volta, commosso ci racconta di come non ha voluto perdere questa opportunità. Ospite della serata anche Luca Argentero, protagonista della serie Doc – Nelle tue Mani. Ad illuminare piazza Colombo, dopo aver partecipato due anni come concorrente in gara al Festival, si esibisce Tanani.
Cantante della sfera musicale pop che piace molto, musicalmente e non. Piazza Colombo completamente barricata dal troppo afflusso di presenze, si prepara a ballare con lui, mentre sulla nave torna Tedua.
Questo pomeriggio, standing ovation per il direttore artistico Amadeus durante l’ultima conferenza stampa. Inutile dire che ci mancherai e che ti dobbiamo un grande grazie, per questi anni significativi di musica italiana e per il nostro caro amato Festival di Sanremo. Tutti i giornalisti della Lucio Dalla e sala stampa Roof in piedi ad acclamare il suo lavoro e la grande persona che dimostra di essere. Amadeus ci ha trasmesso piccoli gesti, parole semplici e che arrivano dritto al cuore dell’azione, quest’ultima deve esser fatta sempre rispettando il prossimo, sia se si tifa con o se si tifa contro.
Per quanto riguarda le anomalie riscontrate ieri durante le sessioni del televoto il direttore artistico ha confermato che si è svolto in maniera corretta anche seppur con qualche problema tecnico e che i dati sono stati costantemente monitorati. Gli è stato chiesto se ci sarà una riforma sul sistema del televoto dopo il caso Geolier, ma elegantemente ha risposto che se ne occuperà il suo successore. La Rai potrebbe non accettare di rassegnarsi al “no” di Amadeus, ci riproveranno tra 15 giorni, ma la realtà è che sente di fermarsi qui e se il suo sesto senso equivale alla bravura del professionista, allora diremmo che deve ascoltarsi. Non ti dimenticheremo Ama, abbiamo scritto un altro passo di storia.
Loredana Bertè ritira il Premio Mia Martini, in onore dell’artista e sorella. Sulle parole commosse, dichiara:
«Questo premio mi è sempre sembrato irraggiungibile. Non ci speravo più. Mimì, l’abbiamo portato a casa! Lo abbiamo riportato a casa! Grazie a tutti i ragazzi della sala stampa, siete magnifici».
Questa serata la vivremo tutti con una vena di malinconia, quelle esibizioni ci mancheranno, quella comicità spontanea ancor di più. Amadeus ha capitanato queste cinque edizioni nel migliore dei modi e non lo dimenticheremo. Non ci resta che sperare in una prossima direzione artistica, all’altezza di queste edizioni. La giovinezza, le raffiche di innovazioni canore, il modo tutto soggettivo degli artisti con cui affrontano debolezze e fragilità, è quello di cui abbiamo bisogno.