Nel panorama della musica indipendente internazionale i Tame Impala continuano a spiccare per la loro singolarità, e il 2025 sembra segnare un punto di svolta dopo alcuni anni di relativa quiete. Kevin Parker, anima e motore creativo del progetto, ha annunciato l’uscita del nuovo album intitolato Deadbeat, prevista per metà ottobre, cinque anni dopo The Slow Rush.
L’attesa era grande, non solo perché si tratta del ritorno di una delle band simbolo della psichedelia contemporanea, ma perché ogni disco dei Tame Impala ha sempre rappresentato una tappa precisa nel loro percorso di ridefinizione del rock psichedelico in chiave moderna. Con Deadbeat, Parker sembra voler dare spazio a una dimensione più notturna, elettronica e legata alle radici rave della sua Australia occidentale, pescando atmosfere dal cosiddetto bush doof, i festival all’aperto che si svolgono lontano dalle città e che hanno contribuito a plasmare un certo immaginario musicale del continente.

Il nuovo ciclo creativo è stato introdotto da una serie di singoli che hanno immediatamente catturato l’attenzione dei fan. End of Summer, pubblicato a luglio, ha aperto le danze con il suo tono malinconico, un brano che sintetizza bene la capacità di Parker di fondere introspezione e ritmo dance. Poco dopo è arrivato Loser, confermando un approccio più diretto, quasi pop, ma sempre filtrato da quel marchio fatto di synth, linee di basso avvolgenti e voci che sembrano provenire da un altrove interiore. Infine, a fine settembre, è uscito Dracula, brano che porta ancora più chiaramente nel territorio della notte e dei club, con un beat pulsante e un immaginario visivo che gioca con l’oscurità e con i paesaggi selvaggi dell’Australia.
Quello che colpisce è la volontà di Parker di contaminare la sua formula con influenze diverse, senza abbandonare la delicatezza psichedelica che ha reso celebre Tame Impala. Deadbeat si annuncia come un disco in cui convivono groove da dancefloor e riflessioni esistenziali, beat più duri accanto a melodie soffuse, in una dialettica costante tra collettività e solitudine. In questo senso sembra quasi un tentativo di tradurre l’esperienza del rave e delle feste nel bush in musica da studio, mantenendo però quella vena intima che da sempre caratterizza il progetto.

Non sorprende dunque che l’annuncio del tour europeo per il 2026 abbia scatenato entusiasmo, e in particolare nei fan italiani che potranno rivedere la loro amata band in due occasioni, il 12 aprile a Torino (Inalpi Arena) e il 13 aprile a Bologna (Unipol Arena). Una sorpresa che ormai nessuno si aspettava, dopo cinque lunghi anni di silenzio nei quali però la band ha potuto preparare il suo ritorno sulle scene internazionali al meglio.
Dracula, il nuovo singolo dei Tame Impala.