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GORILLAZ: la band virtuale più iconica al mondo sbarca in Italia al PRIMA ESTATE FESTIVAL

Dopo il tutto esaurito nei festival di mezzo mondo, i Gorillaz arrivano finalmente in Italia per un’unica data al Prima Estate Festival il 27 Giugno 2026.
La band virtuale creata dal genio musicale di Damon Albarn (Blur) e dal visionario fumettista Jamie Hewlett (Tank Girl) è pronta a scatenare il suo universo sonoro e visivo anche sul nostro palco.

Tutto è iniziato sul divano di un appartamento a Londra, guardando MTV e pensando: “Perché la musica non è più interessante?”
Da quella domanda è nata l’idea folle e geniale di creare una band virtuale, 2D, Murdoc, Russel e Noodle che nel 2001 ha cambiato totalmente le regole del gioco.

Otto album, miliardi di stream, live epici e collaborazioni leggendarie (da Elton John a MF Doom, da Little Simz a Tame Impala): i Gorillaz non sono solo una band, ma un’esperienza artistica che fonde musica, animazione, critica sociale e visione globale.

The Mountain – il nuovo album in arrivo il 20 marzo 2026

Il nono disco in studio, The Mountain, è un nuovo viaggio sonoro e culturale: 15 tracce in più lingue (inglese, spagnolo, arabo, yoruba, hindi) che mescolano elettronica, world music, pop cerebrale e atmosfere cinematografiche.

Il concept? Un’esplorazione tra esistenza e trasformazione, tra ciò che siamo e ciò che stiamo diventando. Il tutto raccontato come se fosse la colonna sonora di una festa sul confine tra la vita e qualcosa di completamente nuovo.

Il primo singolo, “The Happy Dictator” (feat. Sparks), è già un manifesto: teatrale, tagliente, irresistibile. E non mancano gli ospiti speciali, da IDLES a Yasiin Bey, da Anoushka Shankar a Bizarrap, passando per contributi postumi di Bobby Womack e Tony Allen.
Insomma: un disco globale, visionario e dannatamente attuale.

Sul palco i Gorillaz non suonano solo: narrano. Tra visual animati, groove vivi, collaborazioni esplosive e un’immaginazione che sembra venire da un’altra dimensione. Preparati a un’esperienza più che a un concerto. Non è solo un live, è una visione, un delirio organizzato, un sogno condiviso.

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