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Sab 27 Luglio, 2024 - 4:07

Molto più di “5 cellulari nella Tuta Gold”: Nei letti degli altri – Mahmood [recensione]

Cover Album Mahmood - Nei letti degli altri (Island Records 2024)

Dopo Sanremo Mahmood si trasferisce Nei letti degli altri

La partecipazione al 74º Festival di Sanremo è stata un pretesto per mostrare al pubblico più vasto d’Italia la maturazione di Mahmood. Conscio di non avere chance di vincere per la terza volta in cinque anni, Tuta Gold si è comunque dimostrato il brano più streammato a livello nazionale e internazionale. Raggiungendo la prima posizione in Italia e la 27esima posizione nella Top 50 Global di Spotify.

Nei letti degli altri esce dopo tre anni da Ghettolimpo e arricchisce di un nuovo flow e di ballad melodiche il repertorio dell’artista senza dubbi più internazionale della scena italiana. Un lavoro di team (tra produttori e autori troviamo Davide Simonetta, Katoo, Jacopo Et, Charlie Charles, Tropico) che rappresenta appieno la modernità della musica urban attuale, mixata sapientemente con le melodie vocali arabeggianti di Mahmood e un’impronta baile funk già esplorata nel singolo sanremese e nell’intro dell’album featuring la dj paulista Slim Soledad.

Roma, Milano, Napoli, i materassi “abbandonati” in strada per la promozione dell’album servono a veicolare visivamente il concept del progetto:

«Lo spazio personale del letto si fa amplificatore di emozioni comuni, è un luogo e un simbolo in cui tutto accade: si dorme, si sogna, ma si rimane anche svegli a pensare, soffrire, amare, leggere, osservare, e il tempo assume varie velocità.»

Materasso "abbandonato" a Roma per la promo dell'album Nei letti degli altri

Nei letti degli altri: track by track

1. NLDA INTRO ft. Slina Soledad

Il baile funk (o funk carioca) è un genere musicale nato a Rio de Janeiro negli anni ’80, derivato dalla musica dance americana. La drum machine è la protagonista di questo beat urban, che accompagna Mahmood in un rap ispirato alla musica hip hop dei primi del 2000, proprio come la citata Lumidee. L’intro funziona bene come apertura e sfocia naturalmente nel pezzo successivo.

2. TUTA GOLD

Le melodie e gli archi fungono da ponte tra Soldi (2019) e Brividi (2022), esprimendo la maturità raggiunta negli ultimi anni. Una canzone che si appiccica alle sinapsi, con tanto di balletto a suon di “5 cellulari nella tuta gold”, ma che dimostra che il ghetto non è solo “ferro e violenza” ma anche fraternità e condivisione. La musicalità della voce di Mahmood gli permette di passare da linee melodiche a metriche serrate, mantenendo uno stile e una coerenza sonora difficilmente riproducibile.

3. COCKTAIL D’AMORE

Il singolo che ha anticipato l’album è un’emotiva dichiarazione d’amore. I suoni sintentizzati creano un’ambiente onirico fino all’ingresso delle chitarre e del beat di batteria, che supporta il cantato. Complice un videoclip che mixa lo stile street con quello futuristico, la canzone rappresenta perfettamente la volontà di parlare d’amore rimanendo sempre con lo sguardo sull’attualità.

4. NEI LETTI DEGLI ALTRI

La melodia inizia con una scala discendente, per poi aprirsi su un ritornello ripetitivo, che acquista sempre più intensità man mano che la canzone prosegue. Mahmood, come dice lui stesso, non sarà Leopardi ma la sua proposta sembra avere molto senso. Soprattutto se sussurrate con sotto una chitarra effettata: “Potremmo parlare, anziché immaginarci nei letti degli altri per dimenticarci”

5. TUTTI CONTRO TUTTI

Le chitarre continuano a costituire gran parte dell’arrangiamento delle ballad che compongono l’album. Questa canzone è l’unica folk-pop e permette di prendere una pausa dalle sonorità urban proposte finora. Nel testo parla della distanza tra esseri umani, dovuta alla paura che ognuno ha verso il diverso da sé. Peccato che siamo tutti diversi gli uni dagli altri. E quindi siamo tutti contro tutti.

6. BAKUGO

Questo è un brano eclettico, prodotto in maniera eccellente tanto da rendere coerente una canzone divisa in quattro tempi, tutti con uno stile differente. Elettronica e melodie arabe si danno il cambio, mentre Mahmood si reincarna in Bakugo (My Hero Academia) portando la caratteristica del personaggio dell’anime di vivere le emozioni in maniera esplosiva.

7. NEVE SULLE JORDAN ft. Capo Plaza

Con Capo Plaza si vira verso sonorità reggaetton e trap a dimostrazione del fatto che non sia necessario farlo per forza con un testo sessista e cliché. Il pezzo funziona per lo scopo previsto anche se, personalmente, non è il genere che più mi gasa.

8. NEL TUO MARE

Negli ultimi anni tra musica indie e trap, c’è la tendenza alla staticità melodica. Un arrangiamento minimal permette di focalizzarsi su una linea vocale d’eccezione. La canzone è intensa e la voce di Mahmood può esprimersi in tutte le sue sfumature, con un testo emotivo ma sempre nel suo stile fatto di street. “Ti lascerò andare prima o poi. Per non morire di noi”

9. PARADISO ft. Chiello e Tedua

In questo pezzo è stato dato spazio agli ospiti, che diventano veri e propri protagonisti. Un ottimo esempio di collaborazione tra artisti. Il coro di anziani (a detta dell’autore, trovato su YouTube) si è rivelato perfetto per l’occasione e rende il lavoro ancora più collettivo. Mi aspettavo di più dalle barre dei feat.

10. STELLA CADENTE

Il rapporto con il padre è un tema irrisolto, affrontato spesso nei testi di Mahmood. Lui lo affronta andando in terapia e scrivendo canzoni, che credo sia la maniera più costruttiva di affrontare i propri mostri. Sul finale un coro gospel supporta l’epicità di questo messaggio, che si chiude con una dichiarazione di maturità. Non solo nei confronti del genitore, ma anche di sé stesso e della sua musica: “Ti guarderò non più da bambino”

Il viaggio “Nei letti degli altri” si chiude così, io mi posso ritenere soddisfatto, ma un viaggio ancora più interessante attende Mahmood. Manca poco all’inizio del tour europeo e non è affatto una cosa scontata. A prescindere dai gusti musicali di ogni persona, credo che sia sempre una vittoria per tutto il Paese quando la musica italiana viene esportata oltre i confini.

Queste sono le date e le tappe del tour, in attesa di quello estivo nei principali festival nazionali:

Mahmood European Tour 2024

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